La vitamina C è una molecola che nel corso degli anni ha guadagnato un crescente interesse grazie alle numerose funzioni biologiche che è in grado di svolgere. Molte di queste riguardano il ruolo chiave nella salute dei vasi sanguigni e, di conseguenza, di tutto il sistema cardiocircolatorio, contribuendo alla prevenzione delle patologie cardiovascolari. In questo articolo esploreremo il legame tra vitamina C, collagene e vasi sanguigni. Approfondiremo le conseguenze di un'assunzione insufficiente di vitamina C sul sistema vascolare e capiremo perché può essere utile inserire nella propria quotidianità integratori a base di vitamina C per i vasi sanguigni.

Vitamina C e OPC

Il ruolo chiave degli integratori di vitamina C nella sintesi di collagene

Il collagene è la principale proteina del tessuto connettivo, composta da catene di aminoacidi quali lisina, prolina e glicina. È la proteina strutturale più abbondante nel corpo umano ed è fondamentale per lo sviluppo e il mantenimento della pelle, delle cartilagini, delle ossa, dei tendini, dei legamenti e dei vasi sanguigni. Il collagene si organizza nella matrice extracellulare (MEC) creando fibre altamente resistenti, che contribuiscono alla conformazione e alle proprietà meccaniche specifiche per ogni tessuto.

Sebbene non entri effettivamente nella struttura della catena polipeptidica del collagene, la vitamina C ha un ruolo chiave nel mantenimento del tessuto connettivo e della matrice extracellulare, poiché solo ed esclusivamente da essa dipende la produzione di tale proteina.

La vitamina C interviene direttamente nella formazione del collagene, fungendo da cofattore per gli enzimi prolil-idrossilasi e lisil-idrossilasi, i quali aggiungono un gruppo ossidrile (-OH) agli aminoacidi prolina e lisina. Questo processo biochimico essenziale, che prende il nome di “idrossilazione”, permette la formazione dei legami necessari per il corretto ripiegamento del procollagene nella struttura terziaria a tripla elica, conferendo stabilità e resistenza al collagene maturo.

Oltre a ciò, recenti studi dimostrano che la vitamina C è in grado di stimolare la produzione di collagene ex novo. Infatti, essa non solo agisce come cofattore per gli enzimi coinvolti nella sintesi del collagene, ma può anche promuovere la trascrizione dei geni che codificano per i precursori del collagene, aumentando la stabilità dell’mRNA, favorendo una maggiore produzione di questa proteina.

Si può quindi affermare che la vitamina C è fondamentale non solo per la stabilità del collagene e dunque della matrice extracellulare, ma anche e soprattutto per stimolare la rigenerazione e la riparazione dei tessuti.

Come il collagene influenza la struttura dei vasi sanguigni

I vasi sanguigni (arterie, vene e capillari) sono il mezzo attraverso il quale ossigeno e sostanze nutritive vengono distribuite a tutto il corpo. La loro parete è costituita per lo più da tessuto connettivo e dalla sua matrice extracellulare, che contiene principalmente proteine strutturali come collagene ed elastina.

Il collagene fornisce resistenza ai vasi sanguigni per prevenire una dilatazione eccessiva, in particolare a carico delle vene. Grazie al contributo dell’elastina, contribuisce inoltre all’adattamento ai cambiamenti di pressione sanguigna, soprattutto nelle arterie dove la pressione da sostenere è maggiore. Garantisce integrità alle pareti dei vasi sanguigni rendendo ad esempio i capillari meno fragili, diminuendo microemorragie o lividi.

Il collagene gioca anche un ruolo chiave nel processo di riparazione in caso di un danno vascolare. I fibroblasti, come vedremo più avanti, sotto opportuni stimoli, producono collagene per rimpiazzare il tessuto danneggiato, ripristinando l'integrità della parete vascolare. Ne consegue che un collagene in salute previene e ripara i danni strutturali, contribuendo alla prevenzione all’insorgenza di malattie vascolari.

Carenza di vitamina C e vasi sanguigni

Le cellule umane, a differenza di quelle del mondo vegetale e animale, sono prive dell'enzima necessario alla biosintesi della vitamina C (la gulonolattone ossidasi), pertanto è necessario introdurre questa vitamina quotidianamente con la dieta, o in alcuni casi mediante integratori specifici di vitamina C. In caso di carenza di vitamina C i tessuti, in particolare quelli ricchi di collagene, tra cui i vasi sanguigni, si indeboliscono. Questo fenomeno si osserva in condizioni come lo scorbuto, una malattia associata ad una grave carenza di vitamina C, caratterizzata dal deterioramento della matrice extracellulare con sintomi dermici, vascolari e scheletrici.

Come spiegato, la vitamina C è un elemento chiave per mantenere il collagene nella sua forma stabile. Ne consegue che un insufficiente apporto di vitamina C è associato a fragilità strutturale della matrice extracellulare e dunque delle pareti dei vasi sanguigni. In questo caso arterie, vene e capillari, incapaci di adattarsi a situazioni di stress meccanico e non, risulterebbero deboli e suscettibili a rotture e sanguinamenti.

In caso di carenza cronica di vitamina C, inoltre, la velocità di sintesi del collagene diminuisce e l’intero processo di omeostasi della matrice extracellulare, e quindi del tessuto connettivo, viene compromesso. In questo modo i vasi sanguigni, oltre ad indebolirsi, avranno una minor capacità di riparazione. La ricerca indica che la vitamina C accelera la guarigione delle ferite, grazie alla sua capacità di stimolare la migrazione e la proliferazione dei fibroblasti, le cellule specializzate nella produzione di collagene. Possiamo ben immaginare come in assenza di vitamina C non ci potrebbe essere un processo di riparazione di ferite, né tantomeno un recupero a seguito di danni o lesioni vascolari.

È sempre più evidente che la vitamina C svolge un ruolo fondamentale sull’endotelio, la parete più interna dei vasi sanguigni a diretto contatto con il flusso ematico. È stato dimostrato che la vitamina C agisce come cofattore di molti enzimi diossigenasi, che regolano la trascrizione di proteine coinvolte nella corretta funzione endoteliale. Essendo anche un potente antiossidante, la vitamina C protegge l’endotelio dallo stress ossidativo e dall’infiammazione, prevenendo lo sviluppo di aterosclerosi e di altre patologie vascolari.

Stress ossidativo vascolare e vitamina C

A livello vascolare si parla di stress ossidativo quando c’è uno sbilanciamento tra la produzione di radicali liberi dell’ossigeno e la capacità dell’organismo di neutralizzarli, a causa di una ridotta disponibilità di antiossidanti. Questo sbilanciamento è responsabile di danni endoteliali, infiammazione e disfunzione vascolare, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.

La vitamina C, grazie al suo elevato potere antiossidante, protegge l'endotelio e migliora la funzione vascolare. La vitamina C svolge un ruolo diretto di neutralizzazione dei radicali liberi dell'ossigeno, come l’anione superossido, che si forma principalmente attraverso processi cellulari come la fosforilazione ossidativa nei mitocondri. La produzione dei radicali liberi dell'ossigeno aumenta inoltre con l'esposizione a fattori di rischio quali alimentazione sbilanciata, raggi ultravioletti, radiazioni, fumo di sigaretta o consumo eccessivo di alcol.

La vitamina C supporta l'enzima superossido dismutasi (SOD), contribuendo a bloccare gli effetti nocivi dei radicali liberi dell’ossigeno. Allo stesso tempo ha la capacità di rigenerare altri antiossidanti come la vitamina E, aumentando le capacità antiossidanti endogene dell’organismo.

Un altro ruolo molto importante della vitamina C, nell’ambito antiossidante, è quello di proteggere le particelle di colesterolo LDL dall’ossidazione, un meccanismo positivo che contribuirebbe ad impedire la formazione di placche aterosclerotiche. Difatti, la riduzione dello stress ossidativo si traduce in una diminuzione dell’infiammazione, e con essa il rischio di aterosclerosi e di altre malattie cardiovascolari.


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Cellvit | Vitamina C da sali di ascorbato con lisina e glicina | Supporto alla sintesi di collagene

Cellvit è un integratore funzionale a base di vitamina C da ascorbato di magnesio ad alto dosaggio, altamente biodisponibile, che supporta i vasi sanguigni, la stabilità della matrice extracellulare e il sistema cardiovascolare.


Integrazione di vitamina C: migliori fonti di vitamina C

Oggigiorno con gli alimenti diventa sempre più complesso raggiungere adeguati fabbisogni di micronutrienti, e la vitamina C in questo senso è tra quelli più importanti. Se alla dieta aggiungiamo stile di vita, patologie e fattori di rischio modificabili e non, sicuramente in molti casi il ricorso all’integrazione potrebbe essere vantaggioso per salvaguardare in primis il sistema cardiovascolare, purché fatta in ratio e previo consulto con un professionista sanitario.

Le forme più biodisponibili di vitamina C includono l'acido ascorbico, per la sua semplicità e assorbimento, le versioni tamponate come gli ascorbati di calcio e magnesio, che offrono una maggiore delicatezza sul tratto gastrointestinale, e le formulazioni liposomiali.

I sali di ascorbato (calcio e magnesio) sono forme tamponate di vitamina C che non solo hanno il vantaggio di essere meno irritanti per il tratto gastrointestinale a dosaggi elevati, ma apportano anche tutti i benefici dei cofattori minerali quali calcio e magnesio.

Il calcio è fondamentale per la salute delle ossa e dei denti, nonché per la funzione muscolare e la trasmissione nervosa. Il magnesio svolge un ruolo cruciale nella sintesi proteica, nella regolazione della funzione muscolare e nervosa, e nella produzione di bioenergia cellulare.

In ottica di integrazione funzionale, l'ideale è in ogni caso ottimizzare l’assorbimento della vitamina C associando queste forme altamente biodisponibili ad altri nutraceutici fenolici presenti in natura, come ad esempio i flavonoidi. I flavonoidi sono molecole di origine vegetale a funzione antiossidante, che se assunte insieme alla vitamina C prevengono l’ossidazione e aumentano la biodisponibilità di quest’ultima.

Considerazioni finali su vitamina C e vasi sanguigni

La vitamina C ha un impatto fondamentale sulla salute dei vasi sanguigni e, di conseguenza, sul sistema cardiovascolare, in quanto non solo contribuisce alla salute strutturale dei vasi e alla stabilità della matrice extracellulare, ma protegge anche dall'infiammazione e dallo stress ossidativo, svolgendo un ruolo chiave nella prevenzione delle patologie cardiovascolari.

Sebbene oggi sia raro incorrere a carenze gravi di vitamina C che portino allo scorbuto, è bene fare attenzione alle carenze subcliniche, che possono insorgere per i motivi prima menzionati: dieta; stile di vita; fattori di rischio modificabili e non; patologie. Con la dieta diventa sempre più complesso raggiungere fabbisogni adeguati di vitamina C, per via di processi di cottura, elaborazione e conservazione degli alimenti.

Un'integrazione di vitamina C può dunque essere necessaria per soddisfare le esigenze fisiologiche e proteggere i vasi sanguigni in modo più efficace. È altrettanto importante scegliere formulazioni che ne garantiscano massima biodisponibilità e tolleranza a livello gastrointestinale, e che forniscano al contempo aminoacidi quali lisina e glicina se l’obiettivo è supportare la normale produzione, protezione e stabilità del collagene per mantenere in salute i vasi sanguigni e il sistema cardiovascolare.

Bibliografia 

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Tania Polla

Laureata in Biotecnologie Mediche ed abilitata alla professione di Biologo Nutrizionista. Si occupa di nutrizione e integrazione funzionale, elaborando piani personalizzati e incoraggiando ad uno stile di vita sano e consapevole.

 

 

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